Ultima modifica: 21 febbraio 2021

Organi collegiali

In questa pagina illustriamo in termini generali gli Organi collegiali della scuola, descrivendone composizione e funzioni.

Il Consiglio di Istituto

Membri del Consiglio d’Istituto per il triennio 2018-2021

È composto da 19 persone:

  • 8 rappresentanti del personale docente,
  • 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,
  • 8  rappresentanti dei genitori degli alunni,
  • il dirigente scolastico

Il Consiglio di istituto definisce e adotta gli indirizzi generali; determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il programma annuale, eventuali variazioni ad esso e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.

Spetta al consiglio l’adozione del Regolamento interno dell’istituto, l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative; delibera eventuali iniziative assistenziali.

Nel rispetto delle competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere di deliberare sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l’autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano triennale dell’offerta formativa elaborato dal Collegio dei docenti.

Esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto, esercitando le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

In  particolare, ai sensi del Decreto Interministeriale 129/2018, art. 45 (Competenze del Consiglio d’istituto nell’attività negoziale), il Consiglio d’istituto delibera in ordine:

a) all’accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;

b) alla costituzione o compartecipazione ad associazioni o fondazioni;

c) all’istituzione o compartecipazione a borse di studio;

d) all’accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale, tenendo conto che l’impegno complessivo annuale per il rimborso dei mutui non può eccedere, sommato all’impegno per canoni di contratti di locazione finanziaria, il quinto della media dei trasferimenti ordinari dello Stato nell’ultimo triennio e che la durata massima dei mutui e’ quinquennale;

e) all’alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e di donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che impediscano la dismissione del bene;

f) all’adesione a reti di scuole e consorzi;

g) all’utilizzazione economica delle opere dell’ingegno e dei diritti di proprietà industriale;

h) alla partecipazione dell’istituzione scolastica ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati;

i) alla coerenza, rispetto alle previsioni del P.T.O.F. e del programma annuale, delle determinazioni a contrarre adottate dal dirigente per acquisizioni di importo superiore alla soglia comunitaria. Tale delibera del Consiglio d’istituto deve essere antecedente alla pubblicazione del bando di gara o trasmissione della lettera di invito;

j) all’acquisto di immobili, che può essere effettuato esclusivamente con fondi derivanti da attività proprie dell’istituzione scolastica, ovvero a seguito di legati, eredità e donazioni.

Al Consiglio d’istituto spettano, inoltre, le deliberazioni relative alla determinazione, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente in materia, dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, delle seguenti attività negoziali:

a) affidamenti di lavori, servizi e forniture, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e dalle relative previsioni di attuazione, di importo superiore a 10.000,00 euro;

b) contratti di sponsorizzazione, per i quali e’ accordata la preferenza a soggetti che, per finalità statutarie e/o attività svolte abbiano in concreto dimostrato particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dell’infanzia e della adolescenza. E’ fatto divieto di concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola;

c) contratti di locazione di immobili;

d) utilizzazione da parte di soggetti terzi di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica o in uso alla medesima;

e) convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;

f) alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi;

g) acquisto ed alienazione di titoli di Stato;

h) contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;

i) partecipazione a progetti internazionali;

j) determinazione della consistenza massima e dei limiti di importo del fondo economale di cui all’articolo 21. 3.

 

La Giunta esecutiva

È composta da:

  • un docente,
  • un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario,
  • 2 genitori.
  • il dirigente scolastico, che la presiede,
  • il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta.

La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto (questo non esclude il diritto di iniziativa del consiglio stesso) e cura l’esecuzione delle relative delibere.

Entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un’apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori.

Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell’anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l’utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell’offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.

Il Collegio dei Docenti

Il Collegio dei docenti è composto da tutti gli insegnanti in servizio in un Istituto Scolastico ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Quest’ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere del Collegio.

Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni importanti da prendere.

  • definisce annualmente la programmazione didattico-educativa, con particolare cura per le iniziative multi o interdisciplinari
  • formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni o per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto
  • delibera la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri
  • valuta periodicamente l’efficacia complessiva dell’azione didattica in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati proponendo, ove necessario, opportune misure per il suo miglioramento
  • provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di interclasse e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici;
  • adotta e promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione
  • promuove iniziative di aggiornamento rivolte ai docenti dell’Istituto
  • elegge al proprio interno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante
  • programma e attua le iniziative per il sostegno agli alunni disabili
  • delibera, per la parte di propria competenza, i progetti e le attività extrascolastiche miranti all’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto.

Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe

  • Scuola dell’infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato
  • Scuola primaria: Il consiglio di interclasse è composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato
  • Scuola secondaria: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato

Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

Fra le mansioni del consiglio di classe rientrano anche i provvedimenti disciplinari a carico degli studenti.

 

Il Comitato di valutazione

Il comitato ha la durata di tre anni scolastici e, ai sensi del comma 130 dell’art. 1 della legge 107/2015 “Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese o emolumento comunque denominato”.

Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione

scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle

competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

COMPONENTI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE (TRIENNIO 2019-2022): NOMINA COMITATO DI VALUTAZIONE 2019

Organo di garanzia

L’organo di garanzia era stato introdotto con l’art. 5 del DPR 249/98 (Statuto delle studentesse e degli studenti), modificato dal DPR 235/07 e deve essere istituito nella scuola secondaria di primo (scuola media) e secondo (superiore) grado. Ha il compito di dare parere vincolante sui reclami proposti da chiunque abbia interesse avverso le sanzioni disciplinari ed in generale sulle violazioni di tutto quanto stabilito dal decreto.

L’organo di garanzia interno è composto  dal Dirigente, 1 docente, 2 genitori (nel primo grado di istruzione).

Come spiegano il DPR 235/07 (art. 2 che modifica l’art. 5 del DPR 249/98 ) e la successiva nota del 31 luglio 2008 i rappresentanti nell’organo di garanzia sono “eletti dai genitori”. Potrebbe mancherebbe la “terzietà” giacché il consiglio di istituto si pronuncia proprio in merito all’irrogazione delle sanzioni più gravi, quindi la nota del 31 luglio 2008 prevede la nomina di un supplente ove faccia parte dell’organo un soggetto direttamente interessato.

COMPONENTI DELL’ORGANO DI GARANZIA: Dirigente Scolastico, Erminia Pagliaroli (docente), Valentina De Ciantis (genitore), Carla Cedrola (genitore), Luca Cesari (componente genitori supplente)




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